Il Mio Primo Telescopio – Parte III – Inseguimento Manuale, Motorizzato o GoTo?
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Nell’articolo precedente ho fatto un focus sulla montatura, considerando in maniera un pò più dettagliata quella equatoriale con qualche considerazione sui pesi supportati.
E’ giunto quindi il momento di fare alcune considerazioni su eventuali motorizzazioni del telescopio. Devo dire che nel mio essere Astrofilo Neofita ho impiegato parecchio tempo prima di carpire alcuni aspetti.
Il Principio
Il principio di base che interessa una scelta in tale campo è molto semplice e in un certo senso banale. La terra gira, anche se non ce ne accorgiamo. Il risultato percepito è che sembra che sia il cielo a muoversi sopra la nostra testa. Il movimento celeste, osservato “ad occhio nudo” è praticamente impercettibile, con brevi visualizzazioni a occhio nudo pare che tutto sia statico e non lo consideriamo un “problema” (motivo per il quale spesso viene minimizzato quando si decide di acquistare un telescopio)
Questo aspetto invece salta fuori quando si osserva attraverso un telescopio, perchè ovviamente lo strumento ingrandisce una piccolissima porzione di cielo e quindi il movimento terrestre risulta essere molto molto pronunciato; puntando un oggetto con un telescopio non motorizzato, questo uscirà dal nostro campo visivo molto rapidamente. Giusto un esempio, sganciando i motorini dalla mia montatura e osservando tramite un oculare da 20mm sul mio telescopio che ha 150mm di apertura ed una focale di 750mm, un oggetto come Saturno esce dal campo visivo in appena 20/30 secondi..poi devo agire sulle manopole, centrare nuovamente l’oggetto che rimarrà nel campo altri 20/30 secondi..e via di seguito.
Vengono quindi in aiuto le varie motorizzazioni presenti sul mercato che, con un movimento sincrono a quello della rotazione terrestre, annullano questo movimento di rotazione spostando gli assi del telescopio e fissando quindi l’oggetto nell’oculare per diverso tempo.
Ok, cosa devo sapere?
In linea generale, i telescopi di fascia economica bassa forniscono tre casistiche..manuale, motorizzato e GoTo. Nota: tutte e tre sono adatte per scopi fotografici ma garantisco che nel primo caso per ottenere foto accettabili a lunga posa serve un’esperienza enorme. A patto di non avere una spiccata predisposizione all’utilizzo del telescopio (tutto può essere) credo che difficilmente un Astrofilo Neofita degno di tale nome possa effettuare con successo i primi scatti senza avere motorizzazioni…Detto questo, vediamo cosa ci offre il “mercato”:
1) Inseguimento Manuale:
Vi sono delle manopole poste nella montatura. Agendo su queste manopole, si fa girare una vite senza fine posta sull’asse e questa sposta il telescopio. Quindi, in caso di inseguimento manuale, bisogna puntare l’oggetto, poi si osserva nell’oculare e quando questo si trova in prossimità dell’uscita dal campo visivo lo si va a centrare nuovamente con brevi movimenti sugli assi.
2) Inseguimento Motorizzato
In questo caso abbiamo uno o due motorini che gestiscono atuomaticamente il movimento del telescopio, essendo essi sincronizzati di defautl con il movimento della terra. Ovviamente per utilizzarli bisognerà effettuare un buon allineamento della montatura con la stella polare, ma questo problema è facilmente risolvibile quando si tratta di osservare (un pò meno quando si vuole fotografare perchè serve piu precisione). Anche qua vi sono due sotto-alternative: si può optare per montature con un motorino solo (Motorino di Ascensione Retta) se si vuole solo osservare, se si vuole fotografare a lunga posa è indispensabile anche il motorino di Declinazione. Ovviamente il vantaggio è che una volta centrato l’oggetto, non dovrete piu agire per inseguire e vi potrete tranquillamente godere la visuale. Pensate la comodità se siete in piu persone che volete osservare..si osserva a turno, si commenta ciò che si vede e poi si osserva nuovamente e l’oggetto rimane sempre centrato.
3) GoTo: (Traduzione: “Andare a”)
Il goto è un sistema di motorizzazione ancora piu performante. Mentre nei casi 1) e 2) appena spiegati la ricerca dell’oggetto avviene in modalità manuale, il goto permette di accedere ad un palmare su cui sono inserite le coordinate di migliaia di oggetti. Semplicemente selezionando l’oggetto che si vuole osservare, il telescopio si muove in automatico e “se lo va a pescare”. Ovviamente l’inseguimento poi avviene in automatico. Inoltre il GoTo normalmente può collegarsi al Pc attraverso porte seriali/usb e permette quindi di pilotarlo attraverso molti software planetari (ma non fatevi affascinare troppo…)
Ok, cosa scelgo?
Vedo ora di fare un paio di considerazioni, che a me sono state molto utili nel momento della scelta.
Se scegliete il sistema manuale, sappiate che può essere molto divertente e aiutare a crearsi una buona esperienza. Ovviamente ci sono dei limiti intrinsechi dovuti al fatto che da bravi neofiti quali siamo, andiamo ad aggiungere una problematica in piu nelle serate d’osservazione e cioè il fatto di non godersi sempre appieno lo spettacolo della visualizzazione a causa delle continue correzioni. (osservi – correggi – osservi – correggi – togli lo sguardo – correggi – osservi- etc). A parte questo, non ci sono controindicazioni, ma solo una comodità in meno.
Da tenere presente è che quando si osserva, l’occhio non reagisce immediatamente all’oggetto osservato, nel senso che “di primo acchito” spesso non riusciamo a scorgere tutti i dettagli di un oggetto. L’osservazione invece migliora quando si osserva un oggetto, poi si toglie l’occhio dall’oculare, lo si lascia riposare un pò e si riosserva nuovamente l’oggetto. Dopo diversi minuti di “stop&go”, si cominciano ad osservare piu dettagli. Quindi va da se che osservare un oggetto che si muove continuamente nell’oculare peggiora a mio avviso la visualizzazione in profondità.
Diverso è il discorso invece coi motorini, si possono fare sessioni osservative di alcuni minuti senza dover agire in alcun modo. E’ ovviamente la situazione piu riposante per l’occhio e per noi. E secondo me la presenza dei motorini A/R e DEC su telescopi economici salvo alcune eccezioni rappresenta il miglior rapporto qualità prezzo.
Per quel che riguarda il GOTO invece ci sono considerazioni ulteriori da fare: una di queste è che il GOTO ha un costo. Può capitare di trovare GOTO montati su telescopi proposti ad un prezzo vicino a telescopi senza GOTO. Quindi il dubbio sulla qualità generale del tutto a me sorge.
Inoltre, il sistema GOTO va a risolvere un problema che invece è opportuno affrontare proprio in quanto neofiti: la ricerca degli oggetti.
La ricerca degli oggetti del cielo è quanto di piu frustrante esista quando non si ha un minimo di esperienza, ma rappresenta la soddisfazione maggiormente concepibile quando invece si azzeccano piu oggetti in una serata. Per cercare oggetti sena GOTO siete obbligati a conoscere una costellazione ed a muovervi tra le stelle…e perchè perderci questa immensa fonte di esperienza? Non ne vale la pena, è un passaggio da considerare obbligato…altrimenti è come comprare una chitarra elettronica con le musiche già registrate dentro: non si impara a suonare, c’è poco da fare. Senza GOTO siete obbligati a muovere i primi passi nelle dinamiche del cielo, a utilizzare le carte stellari o i software dedicati, potreste organizzarvi una serata in maniera conscia e secondo me meno “lasciata al caso”.
Quindi il mio punto di vista da neofita è: evitiamo l’ammenicolo tecnologico e optiamo per i motorini di AR e DEC..e possibilmente già compresi nell’acquisto altrimenti aggiungerli successivamente ha costi non indifferenti (intorno ai 130 euro circa). Il GoTo è utile, certo, magari piu avanti..quando si vorranno fare fotografie e può diventare un oggetto di una comodità assoluta, soprattutto con focali lunghe (1000mm o piu) e con telescopi accessoriati per l’astrofotografia. Ma lasciamolo perdere se stiamo iniziando perchè potrebbe limitare il nostro rapporto con il cielo e in alcuni casi può essere addirittura fonte d’abbandono. Conquistatevi il cielo.
Ultima cosa: se cercate in internet potrebbero capitarvi post dove si intuisce una relazione diretta tra GOTO e AUTOGUIDA. Bene, ci son cascato anch’io…si è portati a pensare che siano “la stessa cosa”, ma non è cosi. L’autoguida e il GOTO sono due cose completamente diverse, con scopi diversi e indipendenti. Non è vero che senza GOTO non si può avere un’Autoguida, e non è vero che senza Autoguida non si ha il GOTO. Poi vedremo, ma occhio a non “incartocciarvi”.
Nel prossimo articolo diamo uno sguardo alle ottiche, ma non mi dilungherò a causa di una inesperienza intrinseca..d’altronde sono orgogliosamente un Astrofilo Neofita.